RISONANZE: Salvatore Casu
Giubileo Domenicano

PELLEGRINAGGIO DOMENICANO

Questo viaggio ha avuto origini lontane cioé da quando (oltre tre anni addietro) Padre Alberto lo ha concepito ed ha iniziato a parlarne: un viaggio in parte in luoghi per noi inconsueti (specie il nord della Spagna) ed in parte in luoghi per noi quasi domestici ma con l’indicazione di vederli con occhi diversi.  Non è stato possibile partecipare alla prima parte e sin quasi all’ultimo non vi è stata certezza di poter partecipare alla parte di viaggio in Italia:  poi, come spesso accade, le cose si sono chiarite ed è arrivato il momento per partire con destinazione, come accennavo, mete in gran parte conosciute anche se prevalentemente sotto l’aspetto storico-artistico.

Però il ripetuto richiamo di Padre Alberto al fatto che non si intraprendeva uno dei tanti giri per musei stava li e in qualche modo portava a ridisegnare il tutto all’insegna proprio dell’oggetto del viaggio e cioè PELLEGRINAGGIO: quindi riduzione della valigia all’essenziale e sforzarmi di vivere questi giorni in modo diverso dal quotidiano. Il primo proposito non ha richiesto nulla di difficile ma sul secondo nutrivo molti dubbi in quanto implicava tolleranza verso tutti e accantonamento delle cose da fare.

Alla prova dei fatti la cosa è stata infinitamente più semplice di quanto potevo pensare non tanto perché non si sono verificati contrattempi  significativi quanto per le persone incontrate. Infatti i compagni di viaggio, alcuni conosciuti da tempo altri incontrati per la prima volta, hanno tutti dimostrato tolleranza nei miei confronti, e quindi non è stato necessario alcuno sforza da parte mia,  e poi le persone incontrate lungo il cammino che al di là ed al di sopra della funzione contingente, talvolta nonostante la profondità del loro sapere su questo o quell’argomento,  hanno sempre premesso un sorriso e una battuta tali da annullare distanze e diversità di preparazione e di sentire. Senza voler fare classifiche e tanto meno dimenticare nessuno penso sia indimenticabile il modo con cui Padre Alessandro, anche se visibilmente sofferente, ci ha illustrato gli splendori racchiusi in Santa Maria Novella o, pur apparentemente più prosaica, l’illustrazione di Padre Massimiliano (Convento di San Domenico di Fiesole) di come l’Ordine si prende cura dei confratelli anziani e malati. Così le giornate sono volate e quindi addio senza rimpianti, anche se per poco tempo, al telefono, ai giornali, ai dibattiti della politica, alle mille cose che pur occorre affrontare ma che non sempre sono veramente indispensabili.

Salvatore